Case di lusso: riqualificazione dell'ex convento a Settignano

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Il mercato immobiliare italiano è accomunato da un elemento che attraversa tutto il Paese: il settore delle case di lusso, nonostante la crisi del causata dal Covid-19, è in continua crescita. Lo è per diversi fattori.

Da un lato da Milano a Roma, passando per Napoli e per il Sud, gli investimenti più proficui nel mercato immobiliare di lusso italiano vengono fatti dagli stranieri, raddoppiando la percentuale con una aumento della richiesta del 52,4%. Sono quindi molti i clienti interessati a comprare una casa di lusso in Italia, e le percentuali maggiori provengono: dall’ Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi, dalla Germania, dall’Inghilterra, dalla Francia ma anche dalla Russia, America e Cina.

Dall’altro, secondo una ricerca effettuata dall’ Ufficio Studi Tecnocasa, è emerso che l’Italia ha diversi elementi che attirano gli investitori:

  • Case con gradi metrature, spazi che vanno dai 150 metri quadri in su;
  • Finiture di prego, influenzato dal grande mercato del design italiano;
  • Sistemi di sicurezza a prova di infrazione;
  • la possibilità di avere dai due bagni in su.

Non solo, nelle nuove costruzioni delle case di lusso, è richiesta la tecnologia intelligente legata agli impianti di domotica e nell’avere zone per il benessere della salute fisica, con palestre, e mentale, con le zone relax.

Questo non impilica che gli immobili d’epoca siano passati in secondo piano. Anzi, case che presentano affreschi, grandi scalinate o che si affacciano su piazze importanti e monumenti storici, sono molto richieste. Chissà, magari ci si immagina essere come l’aristocrazia di un tempo che si dilettava tra balli nei grandi saloni affrescati e ricevimenti pubblici!

La case di lusso nel mercato delle grandi città

Milano, Roma, Venezia e Firenze. Il quadretto che attrae la maggior parte degli investimenti in case di lusso.

Per gli investitori alto spendenti negli immobili di lusso, ciò che ne caratterizza il prego è la locazione. Infatti a Roma solo alcune zone sono quelle più richieste, e variano in base alle viste: Tevere, Basilica di San Pietro, Piazza di Spagna, Colosseo. Gli imobili richiesti sono quelli in edifici inseriti in contesti condominiali signorili, di solito attici ai piani alti con terrazzo a vista panoramica.

Sono anche richiestissime le località turistiche: la Costa Smeralda, la Costiera Amalfitana, il Lago di Como e di Garda, la valle del Chianti in Toscana.

Ed è proprio la Toscana che oggi avrà la nostra attenzione per quanto riguarda il mercato degli immobili di lusso.

Toscana: investimenti in case di lusso

Firenze e il suo centro sono i più amati dagli investitori sia stranieri sia dalle famiglie italiane. Molti cercano una casa di lusso come seconda casa nella quale trascorrere le vacanze e quindi si cercano zone particolari o immobili che abbiano dei dettagli e finiture di pregio.

Le zone più richieste vanno dal centro storico con gli affacci sulle piazze importanti come in piazza Repubblica e in piazza della Signoria. Immobili nei pressi del Duomo, dai soffitti altri e con affreschi.

All’interno del capoluogo fiorentino è molto gettonata tutta l’area di Santa Croce, che vede case di lusso al costo di 5 mila euro al mq. Più le abitazioni sono piccole più costano, una casa di 30 mq vede aumentare i prezzi a 10 mila euro al metro quadro.

A parità di prezzi, ma con metrature più grandi, ci si orienta su piazza d’Azeglio. Prezzi simili anche per gli appartamenti tra piazza Repubblica e piazza della Signoria, dove immobili nobiliari con ascensore stanno su circa 10 mila euro al mq.

Case di lusso: riqualificazione dell’ex convento a Settignano

Non è un caso che sono state recentemente previste delle opere di riqualificazione di edifici ormai in abbandono, come quello che impegnerà l’ex convento di suore a Settignano e vedrà a costruzione di circa 40 case di lusso.

«Un luogo da tempo abbandonato e vuoto che tornerà a essere vissuto e presidiato con un intervento di riqualificazione a beneficio di tutto il quartiere, grazie anche agli oneri dovuti dal privato», commenta Cecilia Del Re, assessore all’urbanistica.

Pochi giorni fa da Palazzo Vecchio è arrivato il via libera per l’attuazione del piano di recupero del complesso immobiliare abbandonato in via D’Annunzio, nei pressi della piazza principale di Settignano.

Si tratta quindi di ridare nuova vita ad un complesso totalmente abbandonato, diventando un polo positivo per la città con ricadute positive su tutto il quartiere, vedendo sorgere edifici a destinazione residenziale con case di lusso, con parcheggi e rifacimento delle aree verdi.

Il complesso era di proprietà della Congregazione delle Suore di santa Marta adibito a convento e a funzioni scolastiche e di convitto studentesco che è da decenni in parte dismessa ed in stato di abbandono. Posizionato al margine della città gode di un’ottima vista panoramica. Proprio per questo il complesso è stato scelto come area di trasformazione dal vigente Regolamento Urbanistico soggetta a Piano di Recupero.

Si presenta come una struttura articolata in più edifici su una superficie di 5.400 metri quadri, comprendendo tre ville e diversi immobili costruiti successivamente l’edificazione iniziale per ampliare l’area.

Il corpo principale è costituito dal complesso immobiliare di villa Santa Maria, totalmente dismesso dal 2008. Due ville di alto valore culturale in quanto beni storico architettonici risalenti all’inizio del ‘900: Villa Elena, un edificio che attualmente non è utilizzabile e Villa degli Angeli, utilizzata solo in parte.

A metà degli anni Sessanta sono stati costruiti una serie di edifici per ampliare il complesso immobiliare storico.

Il Piano di Recupero adottato dalla Giunta Nardella prevede per l’area una destinazione totalmente residenziale con un numero consistente di case di lusso, fino a 40, alcuni di nuova costruzione, e con ben quattro piscine ed i relativi parcheggi auto:

  • villa Elena, sei unità immobiliari di lusso
  • villa degli Angeli, otto unità immobiliari di lusso.
  • Sistemazione delle porzioni esterne

Per villa Santa Maria, ex sede del convento, sono previste due forme di intevento. Quella di demolizione degli elementi costruiti negli anni sessanta definiti come “incongrui” e quella della ristrutturazione vera e propria con la creazione di 21 unità abitative di lusso.

Nelle zone interessate alla demolizione degli edifici, verranno recuperati 792 metri quadri che saranno impiegati per la costruzione di tre ville unifamiliari di due piani e relative piscine.

Per l'operazione finiranno nelle casse del Comune, come oneri di urbanizzazione, circa 968mila euro, che saranno impegnati anche per altre opere di riqualificazione nella città.

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