Fondo per manutenzioni straordinarie condominio

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Il fondo per le manutenzioni straordinarie diventa obbligatorio dal 18 giugno

Il prossimo 18 giugno entrerà in vigore la tanto attesa riforma del condominio. Quest’ultima prevede diversi punti controversi.

La legge n. 220/2012 ha modificato l'articolo 1135 del Codice civile, stabilendo che nel caso di approvazione di opere di manutenzione straordinaria e di innovazioni, si va a costituire obbligatoriamente, dal 18 giugno stesso, un fondo speciale, con un importo uguale a quello dei lavori.

Stando a quella che è l’interpretazione che prevale, non è necessario che il fondo sia accantonato prima di deliberare e di dare il via ai lavori. Basta che se ne deliberi la costituzione in modo contestuale alla deliberazione sui lavori.

L’Anaci, però, sostiene che sia difficile che l’assemblea decida di pagare in anticipo, in quanto la norma sarebbe stata voluta proprio dai costruttori per potersi tutelare contro i mancati pagamenti. Oggi, sembra, però, impossibile attuare questa norma se la si vuole interpretare in modo letterale. Infatti, all’interno del condominio si fa fatica ad accantonare i soldi del Tfr delle custodi. Diviene, dunque, non semplice pensare che un'assemblea decida di pagare in anticipo decine di migliaia di euro. Il rischio è che in questo modo si vadano a fermare le manutenzioni, e questa di certo non è cosa buona, essendo questo un particolare importante.

Gli operatori del settore hanno manifestato apertamente il timore che la norma possa avere l’effetto di bloccare gli interventi di manutenzione negli edifici condominiali. Le eventuali soluzioni come il ricorso alla fideiussione, oppure al prefinanziamento bancario, implicano ulteriori costi che facilmente troverebbero opposizione in assemblea. Un tema molto discusso negli ultimi tempi, si dovrebbe trovare una soluzione migliore

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