Il decreto Milleproroghe è stato convertito in legge

Il Decreto Millepror...

Il testo non è stato modificato ulteriormente rispetto al testo del 17 febbraio, approvato alla Camera dei Deputati.

Cerchiamo di capire, dunque, quali sono state le principali misure, riprendendole da un sommario pubblicato on line: cancellazione delle proroghe in precedenza inserite dal Senato sull'aumento della quota FER per gli edifici nuovi e ristrutturati (ciò vede l’eliminazione del rinvio dal 1 gennaio 2014 al 1 gennaio 2015 dell’obbligo di aumento della quota dal 20% al 35% delle fonti rinnovabili per usi termici negli edifici nuovi e sottoposti a ristrutturazioni rilevanti); slittamento al 1° gennaio 2015 dell'entrata in vigore delle sanzioni per le inadempienze sul Sistri; proroga al 31 dicembre 2014 del blocco degli sfratti; rinvio di 6 mesi, ovvero, al 30 giugno 2014 dell'obbligo del pagamento con il bancomat per professionisti e imprese.

La, ora, legge Milleproroghe, inoltre, proroga dal 31 dicembre 2013 al 30 giugno 2014 la data in cui i Comuni che hanno una popolazione non superiore a 5.000 abitanti devono obbligatoriamente affidare ad un'unica centrale di committenza l'acquisizione di lavori, servizi e forniture; proroga dal 31 dicembre 2013 al 30 giugno 2014, l'incremento della tolleranza dal 25% al 50% nella revisione triennale dell'attestazione SOA; differisce dal 1° gennaio 2013 al 1° luglio 2014 l’entrata in vigore della norma di cui all’art. 6-bis del D.Lgs 163/2006 (Codice Appalti) in base alla quale la documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed economico-finanziario per la partecipazione alle gare d’appalto può essere acquistata, solo ed in via esclusiva, attraverso la Banca dati nazionale, istituita presso l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.

Per quanto riguarda la prevenzione incendi per le strutture ricettive turistico-alberghiere, il termine che va a completare l’adeguamento alle disposizioni è prorogato al 31 dicembre 2014.

Maria Elena Boschi, intanto, Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ha accolto un ordine del giorno sulla deducibilità dell'IMU ai fini della determinazione del reddito di impresa.

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