Maggioranza variabile condominio: ecco la nuova legge

Come avevamo già anticipato più volte, ormai è prossima, la nuova legge che regola i rapporti tra gli inquilini e gli amministratori di condominio.
Tra le modifiche più importanti, ricordiamo quella sulle maggioranze variabili, dove va detto che, sebbene non siano state toccate la prima e la seconda convocazione delle assemblee; verrà però resa necessaria la presenza di almeno un terzo dei proprietari aventi diritto al voto per rendere valida la seconda convocazione.
Per quanto riguarda la seconda convocazione la riforma prevede cinque maggioranze:
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intervenuti in assemblea e un terzo dei millesimi; si applica a tutte le delibere che riguardano lo svolgimento ordinario della vita in condominio, l'approvazione del preventivo e del consuntivo;
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maggioranza qualificata di 500 millesimi; si applica anche a operazioni, come l'abbattimento delle barriere architettoniche o l'installazione della parabola centralizzata, per le quali prima bastava un terzo dei millesimi;
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una maggioranza qualificata e rafforzata, in quanto necessita dei due terzi dei millesimi: si applica alle innovazioni ed è già prevista dalla vecchia legge;
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maggioranza speciale dei quattro quinti dei condòmini e dei millesimi: quest’ultima viene applicata a tutti i casi in cui si voglia mutare la destinazione di una parte comune. La convocazione dell'assemblea ha regole speciali, la differenza con la nuova versione a prima vista non è molto chiara e sicuramente genererà un altro tipo di contenzioso;
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per alcuni casi rimane l'unanimità condominiale: ad esempio se si tratta di vendere una porzione di stabile come la guardiola della portineria.
Rimanete sempre aggiornati perche possono essere apportate modifiche significative alla legge in questione.