Rate mutuo non pagate: la banca rientra in possesso della banca

Sta facendo discutere il recepimento di una normativa europea che permette alle banche di poter rientrare in possesso di un immobile “finanziato”, senza passare dalle tradizionali procedure previste per la morosità. Ma cosa sta per cambiare realmente, ammesso che le novità in discussione vengano approvate?
Come funziona ora
La normativa odierna prevede che la banca possa chiedere il diritto di rimborso del debito dopo sette rate (anche non consecutive) non pagate, oppure dopo un ritardo superiore a 180 giorni. Se il debitore non adempie, si apre un contenzioso tra banca e mutuatario al termine del quale il giudice può decidere di mettere la casa all'asta e, nel frattempo, di stabilire che la liberazione dell'immobile avvenga solo dopo la vendita (elemento, questo, che scoraggia molti potenziali acquirenti da fare delle offerte). Se anche il quarto tentativo fallisce (va deserto) l'esecuzione forzata può essere dichiarata improcedibile e l'immobile torna al debitore. Per quanto attiene il meccanismo d’asta, di norma il prezzo dell’immobile viene ribassato da un perito in media del 15% rispetto al valore di mercato ma con punte fino al 55% in caso di vendita al terzo tentativo di vendita. I tempi di soddisfazione della banca subiscono estremi allungamenti: in media la casa viene infatti venduta dopo 7 anni. E se il ricavato della vendita all'asta non è sufficiente ad estinguere il debito, rimane la posizione debitoria con la banca per la differenza.
Come funzionerà domani
Se la norma in discussione dovesse essere approvata, la casa potrà essere pignorata e poi venduta dalla banca dopo 18 rate del mutuo non pagate: la valutazione sul valore dell’immobile sarà effettuata da un perito nominato dal tribunale e affiancato da un esperto di fiducia del mutuatario. Tale clausola andrà tuttavia applicata facoltativamente e, soprattutto, solo sui nuovi mutui (e non su quelli in essere). In tal modo la banca può evitare la procedura giudiziaria, espropriando direttamente il bene e occupandosi della vendita per rientrare dal credito il prima possibile. Come già anticipato, per la valutazione dell’immobile da mettere in vendita è prevista la presenza di un perito del Tribunale e di un esperto di fiducia del mutuatario, garantendo così che l'immobile non venga “svenduto” rispetto al valore di mercato. Si tenga naturalmente conto che la banca può trattenere dalla vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza. In ogni caso il trasferimento del bene immobile alla banca comporta l'estinzione del debito anche se il valore dell'immobile è inferiore a quello del debito residuo.