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Durc di Congruità: guida completa per superbonus, bonus ristrutturazione e mobili

Durc di congruità: cosa sapere per non perdere i bonus

Il Durc di Congruità è un documento fondamentale per chi opera nel settore edilizio e vuole accedere a incentivi come il bonus ristrutturazione o il bonus mobili. Introdotto con il Decreto Sostegni-bis (DL 77/2021) e disciplinato dal Decreto del Ministero del Lavoro n. 143/2021, il certificato di congruità della manodopera è obbligatorio per i lavori edili di importo superiore a 70.000 euro. 

Cos’è il durc di congruità?

Il Durc di Congruità, o certificato di congruità, è un attestato rilasciato dalle Casse Edili che verifica la corrispondenza tra la manodopera impiegata in un cantiere e l’importo dei lavori dichiarati. Questo documento è stato introdotto per contrastare il lavoro nero e garantire la regolarità contributiva e retributiva nei cantieri edili.

Il Durc di Congruità è obbligatorio per:

  • Lavori edili privati di importo superiore a 70.000 euro, inclusi quelli che beneficiano di agevolazioni fiscali come il bonus ristrutturazione o il bonus mobili.
  • Lavori pubblici, indipendentemente dall’importo.
  • Cantieri avviati dopo il 1° novembre 2021.

La verifica della congruità si basa su parametri definiti dai contratti collettivi nazionali (CCNL) del settore edile, considerando il numero di ore lavorative e i costi sostenuti per la manodopera.

Perché il Durc di congruità è essenziale?

Il Durc di Congruità non è solo un obbligo normativo, ma anche una condizione indispensabile per accedere a detrazioni fiscali come il bonus ristrutturazione (50% fino a 96.000 euro) e il bonus mobili (50% fino a 5.000 euro nel 2025). Senza questo documento, l’Agenzia delle Entrate potrebbe revocare le agevolazioni, con conseguenti sanzioni per il contribuente.

Inoltre, il Durc di Congruità tutela:

  • Lavoratori: garantendo salari e contributi regolari.
  • Imprese: riducendo la concorrenza sleale da parte di aziende che utilizzano manodopera irregolare.
  • Committenti: assicurando la conformità del cantiere alle normative vigenti.

Come richiedere il Durc di congruità?

Per richiedere il Durc di Congruità, l’impresa edile deve seguire una procedura ben definita:

  • Registrazione presso la Cassa Edile competente: L’impresa deve essere iscritta alla Cassa Edile della provincia in cui si svolge il cantiere.
  • Presentazione della domanda: La richiesta avviene tramite il portale CNCE Edilconnect o i sistemi delle Casse Edili locali, allegando:
    • Dati del cantiere (ubicazione, importo, durata).
    • Elenco dei lavoratori impiegati.
    • Documentazione sui costi della manodopera.
  • Verifica della congruità: La Cassa Edile analizza i dati e verifica che la manodopera dichiarata sia proporzionata all’importo dei lavori.
  • Rilascio del certificato: Se tutto è regolare, il Durc di Congruità viene emesso entro 10 giorni. In caso di incongruità, l’impresa ha 15 giorni per regolarizzare la posizione.

Cosa succede in caso di incongruità?

Se la manodopera risulta inferiore agli standard richiesti, la Cassa Edile notifica l’incongruità all’impresa, che dovrà fornire chiarimenti o integrare i contributi. Fino alla regolarizzazione, il certificato di congruità non viene rilasciato, bloccando l’accesso ai bonus fiscali. Nei casi più gravi, l’irregolarità può essere segnalata all’Ispettorato del Lavoro.

Scadenza del durc di congruità

Il Durc di Congruità non ha una scadenza fissa, poiché la sua validità è legata alla conclusione del cantiere per cui è stato emesso. Una volta rilasciato, il certificato rimane valido per l’intera durata dei lavori indicati nella richiesta, a meno che non emergano irregolarità o variazioni significative nell’importo o nella manodopera del cantiere. Tuttavia, se i lavori subiscono proroghe o modifiche sostanziali (ad esempio, un aumento dell’importo oltre il 10% rispetto al progetto iniziale), potrebbe essere necessario richiedere un nuovo Durc di Congruità. È fondamentale che le imprese monitorino costantemente la conformità contributiva durante l’avanzamento del cantiere e comunichino eventuali variazioni alla Cassa Edile per evitare problemi con la validità del documento.

Durc di congruità superbonus e bonus ristrutturazione

Il Superbonus, in linea generale,  prevede la detrazione fiscale del 65% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 e il bonus ristrutturazione consente di detrarre il 50% per interventi di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione edilizia, fino a un massimo di 96.000 euro. Per i lavori soggetti a Durc di Congruità (importo superiore a 70.000 euro), il certificato è obbligatorio per validare la detrazione.

Ad esempio, se stai ristrutturando un’abitazione con un investimento di 100.000 euro, dovrai assicurarti che l’impresa edile ottenga il Durc di Congruità prima di presentare la documentazione all’Agenzia delle Entrate. Senza questo documento, rischi di perdere il diritto alla detrazione.

Collegamento con il bonus mobili

Il bonus mobili  è strettamente legato al bonus ristrutturazione. Questa agevolazione permette di detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (classe non inferiore a A per i forni, E per lavatrici e asciugatrici, F per frigoriferi) destinati ad arredare un immobile ristrutturato. Nel 2025, il tetto di spesa è di 5.000 euro.

Per accedere al bonus mobili, è necessario:

  • Aver effettuato una ristrutturazione agevolata con il bonus ristrutturazione.
  • Presentare il Durc di Congruità, se il cantiere supera i 70.000 euro.
  • Conservare fatture, bonifici parlanti e documentazione relativa ai lavori.
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