La demolizione dei grattacieli degli anni ’50 a New York

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 Il sindaco di New York ha da poco sistemato un piano di ridefinizione urbanistica che riguarda il centro della città. Una società di consulenza ambientale, ha, infatti, lanciato una campagna contro i grattacieli che sprecano troppo. La Green Terrapin Bright sostiene, in un report redatto di recente, che sarebbero diversi i grattacieli costruiti negli anni ’50 che andrebbero demoliti e sostituiti con nuovi edifici con alte prestazioni.

 Quest’affermazione ha dettato molte polemiche nei confronti dei conservatori. Demolire e ricostruire porterebbe ad una spesa eccessiva rispetto al mantenere l’edificio in vita. Il rapporto, però, sostiene che un edificio demolito possa essere ricostruito con il 44% di superficie in più, utilizzando un’energia inferiore del 5%.

 Le torri degli anni ’50 avrebbero il grande difetto di non poter essere adattate facilmente. Infatti, le facciate in vetro sono state prodotte a basso costo, divenendo una sorta di setaccio con delle perdite di calore molto alte. Tali strutture sono spesso fragili per sostenere l’installazione di vetratte a basso consumo energetico.

 C’è pero qualche eccezione, si pensi al caso di retrofit che c’è stato con Lever House, un multipiano fatto di vetrate, utilizzato per gli uffici, che affacciano su Park Avenue. L’edificio fu costruito nel 1952, con dei parametri migliori rispetto agli altri, sia come materiali che progettazione. Tutto ciò, ha reso possibile senza alcun problema di sorta, gli interventi successivi.

 Il report, inoltre, da’ la possibilità di conservare degli edifici per finalità storiche e architettoniche. Si pensi al Seagram Building, nella Midtown Manhattan, già messo sotto protezione.

Costruire nel modo giusto ed eliminare gli edifici che sprecano troppo è sicuramente un passo in avanti per farci vivere meglio.

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