Londra, l'immobiliare continua a risentire dell'impatto di Brexit

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Sulla base di una nuova ricerca recentemente effettuata dal consulente immobiliare internazionale Knight Frank, risulta che il tasso di crescita dei prezzi delle case nel Regno Unito ha continuato a rallentare fino al 2019, lasciando così spazio per una crescita annuale dei prezzi delle case di soli 0,7 punti percentuali alla fine di ottobre 2019, in calo rispetto al 3% dell'anno scorso e a più del 6% nel 2016.

L'incertezza sull'esito di Brexit ha evidentemente pesato sul sentimento dei compratori per tutto l'anno, in particolare a Londra e in tutto il Sud del Paese, dove si prevede che i prezzi finiranno l'anno in modo stabile o addirittura in calo.

La chiarezza offerta da una maggioranza conservatrice dopo le elezioni generali dello scorso dicembre dovrebbe contribuire a eliminare parte di questa incertezza - così come la minaccia di una recessione economica - aumentando la probabilità che il Regno Unito lasci l'Unione Europea il 31 gennaio 2020.

Tuttavia, è evidente che nel breve termine ciò aprirà la strada al rilascio di una parte della domanda repressa che si è costruita negli ultimi anni, anche se la misura in cui ciò si traduce in transazioni dipenderà dall'entità del divario di aspettative di prezzo tra acquirenti e venditori.

Cosa accadrà nel 2020

Ad ogni modo, è anche abbastanza chiaro che il rischio di un no-deal non è però completamente scomparso e che dicembre 2020 segna la fine del periodo di transizione, sollevando potenzialmente lo spettro di un no-deal nella seconda metà del 2020, tempo che si preannuncia particolarmente duro per gli analisti di mercato, se non ci saranno concreti passi in avanti verso la firma di un accordo tra le due parti.

Inoltre, è anche probabile che nel 2020 inizi un graduale processo di normalizzazione dei tassi di interesse, che potrebbe segnare la fine di un periodo di tassi ipotecari bassissimi e dunque terminare l'abbordabilità dell’investimento immobiliare per alcuni acquirenti. Ciononostante, Knight Frank prevede che i tassi saranno bassi rispetto alle norme a lungo termine entro la fine del periodo di previsione, con gli economisti che si aspettano tassi di interesse inferiori al 2% entro il 2023.

Nel complesso, gli analisti prevedono comunque una crescita dei prezzi del 2% nel Regno Unito nel 2020 e del 15% cumulativamente tra il 2020 e il 2024.

L’andamento previsionale sui singoli mercati

Per quanto concerne l’analisi territoriale, una crescita leggermente più forte è prevista nel Sud Est e nell'Est dell'Inghilterra, sostenuta da una prospettiva più positiva per la crescita economica e occupazionale nei prossimi cinque anni. Una volta concluso il lungo e annoso processo per la Brexit, Knight Frank prevede un aumento di slancio in tutti i mercati, con una crescita dei prezzi che si rifletterà a partire dal 2021.

Nei principali mercati londinesi, l'erosione dello sconto valutario e la possibilità di modifiche delle imposte di bollo per i non residenti peseranno sulla domanda a breve termine. Dopo di che Knight Frank si aspetta un ritorno di una crescita più forte prima di un calo nel 2024, data delle prossime elezioni generali in programma.

Ulteriormente, si tenga conto che sebbene i livelli di sviluppo siano in aumento in tutto il Paese, la carenza di nuove abitazioni difficilmente si invertirà completamente nei prossimi anni, e questo sarà alla base dei nuovi valori in un trend di sviluppo. D'altra parte, fattori come l'aumento delle pressioni sui prezzi e le imposte sugli immobili continueranno a pesare sui prezzi, soprattutto nel breve termine.

Nonostante il contesto politico più sicuro, la previsione delle tendenze future in questo ambiente presenta ancora sfide uniche, riferisce ancora Knight Frank nel suo ricco dossier, disponibile integralmente sul proprio sito internet.

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