Appaltatore: ruolo, responsabilità e rapporti con il committente
L'appaltatore è una figura chiave nel settore degli appalti, sia pubblici che privati. In questo approfondimento, analizziamo nel dettaglio i suoi compiti, le responsabilità, il rapporto con il committente e le specificità degli appalti pubblici.
Cos’è un appaltatore?
L’appaltatore è il soggetto, persona fisica o giuridica, incaricato di realizzare un’opera o fornire un servizio per conto di un committente, secondo quanto stabilito in un contratto di appalto. Deve essere in grado di organizzare e gestire capitali, macchinari e manodopera per eseguire i lavori in conformità alle specifiche tecniche, ai progetti e alle condizioni contrattuali.
Se i lavori non rispettano le prescrizioni tecniche o vengono utilizzati materiali diversi da quelli concordati, l’appaltatore ha l’obbligo di demolire le opere difformi e rifarle a proprie spese, includendo la rimozione e la sostituzione dei materiali inadeguati.
Leggi l'approfondimento sul ruolo e la responsabilità dell'appaltatore.
Rapporto tra appaltatore e committente
Il committente ha il diritto di denunciare eventuali difformità o vizi dell’opera all’appaltatore entro 60 giorni dalla scoperta. Può richiedere:
- La rimozione dei difetti a spese dell’appaltatore.
- La diminuzione proporzionale del prezzo.
- Il risarcimento danni, qualora sia dimostrata una colpa da parte dell’appaltatore.
Una volta approvato il collaudo dell’opera, l’appaltatore viene liberato dalle responsabilità, poiché il collaudo implica l’accettazione dell’opera da parte del committente. Tuttavia, rimane in capo all’appaltatore la responsabilità decennale per eventuali vizi gravi.
Ruolo e responsabilità dell’appaltatore
L’appaltatore è responsabile della gestione completa del progetto, inclusi:
- L’organizzazione delle risorse (macchinari, capitali e personale).
- L’esecuzione dell’opera secondo regole dell’arte e specifiche contrattuali.
- La rimozione di materiali rifiutati e la sostituzione con materiali idonei, anche se già in opera.
In caso di appalti pubblici, l’appaltatore principale (impresa affidataria) può affidare parte dei lavori a subappaltatori, definiti imprese esecutrici. Tuttavia, l’impresa affidataria rimane responsabile nei confronti del committente per l’intero progetto.
Approfondisci con l'articolo "le responsabilità nell'appalto"
Che differenza c’è tra appalto e concessione?
- Appalto: L’appaltatore realizza l’opera o fornisce il servizio per conto del committente, che copre i costi e paga un corrispettivo.
- Concessione: Il concessionario finanzia, realizza e gestisce un’opera pubblica, assumendosi il rischio economico. I ricavi derivano dalla gestione dell’opera, come pedaggi o canoni.
Domande frequenti sull’appaltatore
a. L’appaltatore può subappaltare i lavori?
Sì, ma nel rispetto delle condizioni previste dalla legge e dal contratto. Nei lavori pubblici, il subappalto deve essere notificato e approvato dal committente.
b. Quali sono le responsabilità dell’appaltatore negli appalti pubblici?
L’appaltatore rimane responsabile della qualità dell’opera e del rispetto delle normative, anche se parte dei lavori viene subappaltata.
c. Cosa succede se l’opera non supera il collaudo?
Se l’opera presenta difetti o non è conforme al contratto, l’appaltatore deve correggerla a proprie spese.
d. Qual è la differenza tra impresa affidataria e impresa esecutrice?
L’impresa affidataria è l’appaltatore principale che vince la gara d’appalto, mentre le imprese esecutrici sono i subappaltatori incaricati di realizzare parti dell’opera.