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IMU e classificazione catastale: guida completa per il calcolo

Classificazione immobili e categorie catastali per IMU

Quando si tratta di IMU (Imposta Municipale Unica), è essenziale conoscere la classificazione degli immobili e capire come ricavare le rendite catastali, un parametro fondamentale per calcolare l'imposta.

Gli immobili sono identificati da dati catastali forniti dagli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio. Questi dati consentono di attribuire a ogni immobile una categoria catastale, determinata in base alle sue caratteristiche e alla destinazione d’uso. La categoria catastale, a sua volta, serve per calcolare la rendita catastale, un valore che rappresenta la base imponibile dell’IMU.


Classificazione degli immobili: guida completa

Gli immobili si suddividono in tre grandi categorie: a destinazione ordinaria, speciale e particolare. Ecco l'elenco dettagliato delle categorie catastali, suddivise per gruppi.

Immobili a destinazione ordinaria

Gli immobili di questa categoria includono abitazioni, uffici e locali con utilizzo standard. Le sottocategorie sono:

  • A/1: Abitazioni di tipo signorile
  • A/2: Abitazioni di tipo civile
  • A/3: Abitazioni di tipo economico
  • A/4: Abitazioni di tipo popolare
  • A/5: Abitazioni di tipo ultrapopolare
  • A/6: Abitazioni di tipo rurale
  • A/7: Abitazioni in villini
  • A/8: Abitazioni in ville
  • A/9: Castelli e palazzi di pregio storico o artistico
  • A/10: Uffici e studi privati
  • A/11: Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi

Gli immobili della categoria B comprendono edifici con funzioni sociali:

  • B/1: Collegi, convitti, ricoveri, orfanotrofi
  • B/2: Case di cura e ospedali senza fini di lucro
  • B/3: Prigioni e riformatori
  • B/4: Uffici pubblici
  • B/5: Scuole e laboratori scientifici
  • B/6: Biblioteche, musei e accademie (esclusi edifici A/9)
  • B/7: Cappelle e oratori privati
  • B/8: Magazzini sotterranei per derrate alimentari

La categoria C riguarda immobili destinati a commercio e attività artigianali:

  • C/1: Negozi e botteghe
  • C/2: Magazzini e locali di deposito
  • C/3: Laboratori per arti e mestieri
  • C/4: Locali per esercizi sportivi senza fini di lucro
  • C/5: Stabilimenti balneari senza fini di lucro
  • C/6: Stalle, scuderie, autorimesse senza fini di lucro
  • C/7: Tettoie chiuse o aperte

Immobili a destinazione speciale

Gli immobili di questa categoria sono destinati ad attività produttive o commerciali specifiche:

  • D/1: Opifici
  • D/2: Alberghi e pensioni con fine di lucro
  • D/3: Teatri, cinema e sale per spettacoli con fine di lucro
  • D/4: Case di cura e ospedali con fine di lucro
  • D/5: Istituti di credito e assicurazioni
  • D/6: Fabbricati per esercizi sportivi con fine di lucro
  • D/7: Fabbricati industriali
  • D/8: Fabbricati commerciali
  • D/9: Edifici galleggianti o ponti soggetti a pedaggio
  • D/10: Fabbricati agricoli

Immobili a destinazione particolare

Infine, gli immobili destinati a utilizzi pubblici o specifici sono inclusi nella categoria E:

  • E/1: Stazioni per trasporto terrestre, marittimo o aereo
  • E/2: Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio
  • E/3: Costruzioni per esigenze pubbliche
  • E/4: Recinti chiusi per usi pubblici
  • E/5: Fortificazioni
  • E/6: Fari, semafori, torri per pubblica utilità
  • E/7: Fabbricati per esercizio pubblico dei culti
  • E/8: Edifici nei cimiteri (esclusi sepolcri privati)
  • E/9: Edifici non inclusi in altre categorie

Come determinare la rendita catastale

Una volta identificata la categoria catastale, la rendita catastale viene calcolata in base a coefficienti specifici, che variano in base alla zona e alla tipologia dell'immobile. Questo valore è cruciale per determinare l’importo dell’IMU.

Se hai dubbi sulla classificazione del tuo immobile o sull'importo dell'IMU, resta aggiornato con i nostri articoli, dove approfondiremo le modalità di calcolo e le agevolazioni fiscali.

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